E’ arrivato il nuovo standard europeo per la posta elettronica certificata. La PEC ormai è uno strumento destinato ad essere sostituito dal cosiddetto sistema REM (Registered Electronic Mail).
La posta elettronica certificata (PEC) era nata con la pubblicazione del rispettivo Decreto Ministeriale nel 2005 e fino ad ora non è stata utilizzata solamente in ambito business, ben si anche da molti utenti privati.
Un aspetto importante, però, è sempre stato quello di essere legato alla mancata certificazione dell’identità del mittente. I gestori PEC non sono obbligati a verificare l’identità di chi attiva una casella di posta elettronica certificata, come succede per esempio con lo Spid (Sistema Pubblico di identità Digitale).
La PEC non accerta completamente l’autenticità e l’integrità dei documenti inviati, quindi è sempre stata considerata più come uno strumento certificato di comunicazione. Come sottolinea l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), la PEC non ha mai soddisfatto tutti i requisiti previsti dal Regolamento fissato dal legislatore europeo per il servizio elettronico di recapito certificato qualificato.
Cosa cambia nel passaggio da PEC a REM?
Il protocollo REM (Registered Electronic Mail) consente finalmente il dialogo sicuro tra i Gestori di servizi di recapito qualificato e anche quello tra cittadini, imprese e enti governativi.
Chi ha un account PEC attivo dovrà semplicemente seguire il percorso di migrazione indicato dal gestore, poiché adesso, come dicevamo, vi sarà un passaggio in più per la verifica dell’identità.
L’interfaccia per l’utilizzo della REM rimanere la stessa dell’attuale PEC, con l’implemento dell’obbligo di attivazione dell’autenticazione a due fattori.